Quanto costa dare visibilità ad un sito?
Parlare di visibilità significa parlare di business quindi quando ci si chiede quanto costa dare visibilità ad un sito serve fare un'attenta analisi su esigenze ed aspettative, tempo a disposizione e settore trattato.
Amazon investe miliardi per arrivare al cliente finale e questo deve far capire che la visibilità è un costo importante da considerare.
Non c'è una strategia giusta o una strategia sbagliata, ci sono una serie di considerazioni da fare prima di scegliere (settore, mercato, tempistiche, budget, aspettative)
Ci sono diversi modi per dare visibilità ad un sito quindi seo piuttosto che pay per click (ppc), mail marketing piuttosto che social, carta stampata piuttosto che punti vendita e capire quale possa essere la miglior soluzione, diventa una questione puramente strategico/economica.
È sempre pericoloso e azzardato parlare di soldi quindi di quanto costa dare visibilità ad un sito, quando non c'è un concreto riferimento da analizzare perché il sito, per un'azienda, dovrebbe essere uno strumento di lavoro quindi si prenda questa pagina proprio come spunto di riflessione, come analisi generale che vuole far capire sostanzialmente alcuni concetti di base quando ci si chiede quanto costa dare visibilità ad un sito:
- Ci sono tanti modi per arrivare al cliente finale
- Tutte le strategie che generano traffico, sono strategie che hanno dei costi
- Per ogni sito è opportuno fare una programmazione quando si parla di investimento e visibilità
- Quanto funziona per un sito può essere inutile per un'altro, anche se il settore è lo stesso
Per analizzare quanto costa dare visibilità ad un sito, conviene partire dalla realizzazione del sito, quindi
- Progetto iniziale (obiettivi, aspettative, fattibilità, tempi)
- Scelta tecnica (costi, opportunità nel medio lungo termine)
- Realizzazione contenuti (Progetto comunicativo, progetto redazionale e stesura testi)
- Post messa in rete (tutti gli aspetti che fanno lavorare un sito)
- Costi tecnici (piattaforma, dominio, certificati, personalizzazioni e assistenza)
- Costi realizzativi (progetti, foto, inserimento contenuti e immagini)
- Costi grafici (grafica desktop, mobile, immagine coordinata)
- Costi pubblicitari (come si fa trovare il sito? ppc, social, seo, mail marketing?)
Perché si parte da uno schema di lavoro per capire quanto costa dare visibilità ad un sito?
Si parte da uno schema di lavoro perché la visibilità è un aspetto strategico e deve sempre avere un punto di partenza tecnico. A differenza di quanto si possa credere, il sito è un lavoro di insieme e ogni ingrediente della realizzazione può determinarne il successo o l'insuccesso. Il progetto iniziale è il primo step di analisi perché aiuta l'esperto a definire un primo binario di lavoro utile per rendersi conto di tempi, costi e modi di lavorare.
Quando il sito è lento, problema di tantissimi lavori online, giusto per fare un esempio, si ha un problema tecnico in quanto si è fatta una scelta tecnica sbagliata e le consguenze sono proprio quelle di rendere sterile qualsiasi campagna pubblicitaria. Quando il sito impiega 15/20 secondi per aprire/caricare una pagina è inutile chiedersi quanto costa dare visibilità ad un sito perché la maggior parte dei cliente davanti ad un sito lento, fa una nuova ricerca e qualsiasi importo speso per far arrivare i clienti nel sito, non avrà un ritorno adeguato.
- Un'azienda può scegliere il ppc per arrivare al cliente finale quindi più che parlare di sito conviene parlare di qualche pagina specifica di atterraggio, landing page, studiata e strutturata per portare il cliente ad un contatto o ad un acquisto diretto. 800/1000 euro di lavoro tecnico strategico e poi si passa alla gestione delle campagne pubblicitarie, dove ci sono due costi: la gestione della campagna, il costo della campagna (quanto si paga ai motori di ricerca).
I costi di una campagna ppc sono sempre da contestualizzare. - Un'azienda può scegliere la seo per arrivare al cliente finale quindi si ha un lavoro realizzativo tecnico comunicativo. Un'analisi di mercato, che per amdweb significa
- Analizzare le esigenze aziendali
- Analizzare il mercato
- Analizzare la concorrenza
- Fare un primo prospetto economico che permetta di capire quanto serve all'azienda per avere riscontri
- Fare un progetto redazionale
- Scrivere i testi (quindi definire che tipo di testo si andrà a scrivere)
- Coordinare le varie strategie (landing page per il ppc, seo per farsi trovare, condivisioni varie nei social o pagine specifiche per il mail marketing o per altri canali)
per arrivare alla fase operativa, dove appunto si inizia a scrivere i testi.
Il costo di una campagna seo in un sito aziendale parte da 1200/1500 euro al mese e serve un periodo di 2/3 anni per poter contare su un concreto ritorno economico soprattutto se la seo è l'unica fonte di traffico.
Meglio la seo o il ppc?
Impossibile schierarsi e dire se è meglio la seo o il ppc perché sono strategie differenti e quasi sempre complementari. Meglio un'analisi accurata delle esigenze dell'azienda e una chiara programmazione del lavoro nel medio lungo termine, quindi 3/5 anni. In genere ppc e seo sono strategie che si coordinano e si completano.
Strategia che non rende il primo periodo, poi diventa stabile nel tempo
Costi che non dipendono dal click
Comunicazione molto approfondita
Strategia con costi sempre in essere, quando non si paga si ferma
Costi che dipendono dal numero di click
Comunicazione a slogan
Si vuole mettere evidenza un aspetto importante nel confronto Seo Vs Ppc, la comunicazione perché mentre nella seo è parte integrante, nel ppc può essere sostituita da pagine slogan, aspetto che, dal nostro punto di vista, deve essere molto attentamente analizzato.
Entrambe le soluzioni (seo e ppc) sono soluzioni impegnative nei costi ed entrambe hanno lati positivi e negativi e questo porta sempre alla prima raccomandazione: capire la miglior soluzione per l'azienda, prima di spendere.
mail marketing e/o social, possono portare visibilità?
Mai sottovalutare il mail marketing quando si parla di visibilità e tanto meno quando ci si chiede quanto costa dare visibilità ad un sito perché investire per creare un database di clienti significa investire per avere, nel tempo, uno strumento che arriva diritto al cliente finale.
Newsletter significa, infatti, offrire un servizio dove si avvisa il cliente quando ci sono novità, offerte, promozioni o eventi speciali.
Per avere un database importante serve tempo e serve offrire al cliente che vi aderisce un servizio oltre che una serie di vantaggi aggiunti ma saper di poter contare su 5000 nominativi, per dare un ancoraggio numerico, e mandare una newsletter dove si propone una svendita o un qualche evento è senza dubbio un investimento che merita attenzione.
In termini economici non si prenda paura se una campagna mirata per avere nominativi e mail possa costare qualche migliaio di euro al mese tra vantaggi offerti al cliente che si inscrive e costi tecnici del servizio, ma si analizzi la resa nel medio lungo termine, ragionando appunto su invii di comunicazioni pubblicitarie a persone interessate e consapevoli di riceverle.
Si eviti l'acquisto di database perché hanno rese irrisorie e sono molto molto al limite della legalità (il gdpr si presta a svariate interpretazioni) oltre che creare tanti problemi ai sistemi di invio (se si è segnalati come spam si rischia di ritrovarsi con account di servizi newsletter sospesi). La resa di un database acquistato è in media inferiore al 2% senza calcolare che si perde del tempo con cliente che contesteranno l'invio, mandando mail per la cancellazione o per disapprovare l'utilizzo improprio del loro indirizzo; la resa di un database ben profilato, fatto da persone interessate si avvicina al 40%.
I social sono un mondo a parte, un mondo che conviene sempre considerare ma con estrema cautela perché sì sono fonte di traffico ma anche di confronti poco equi e poco cordiali se non si fa attenzione a come ci si espone; si hanno al riguardo esempi anche imbarazzanti di polemiche e feedback negativi solo per un una faccina che sorride piuttosto che per un like, quindi attenzione.